Vuoi metterti a vendere infoprodotti, video, corsi online? Ecco cosa devi sapere prima di accendere la telecamera.
Non è un mistero. Con lo sviluppo della tecnologia – che ha reso possibile a livello tecnico la condivisione di infoprodotti come i video – e l’avvento del Covid – che per necessità di cose ha fatto cadere ogni riserva sulla questione – è diventato sempre più normale per sempre più persone fare formazione online.
Alzi la mano chi durante il lockdown non si è messo a imparare qualcosa online: cucina, fitness, giardinaggio, fai da te, uncinetto. Ad esempio, chi scrive si è messo a fare un corso su come creare un sito da zero in html.
Al contempo però a qualcuno è venuta pure l’idea opposta. Se le persone sono disposte a fare formazione sul web, perché non mettersi invece a vendere corsi online? A trasformare cioè quello che si sa – per lavoro o passione – in un infoprodotto vendibile sul mercato?
Se sei qui è perché probabilmente l’idea è venuta anche a te e vuoi sapere come fare. Quindi bando alle ciance ed ecco cosa ti serve sapere se vuoi metterti anche tu a vendere infoprodotti online!
- Cosa sono gli infoprodotti
- Perché è una buona idea vendere infoprodotti come video e corsi
- Le tre sfide che devi vincere se vuoi vendere corsi online
- Come iniziare a vendere i tuoi corsi online
Cosa sono gli infoprodotti
Può sembrare pedante – specialmente perché magari hai già le idee chiare su cosa vuoi vendere – ma forse non è male specificare bene prima cosa sono gli infoprodotti. Dopotutto se vuoi metterti a venderli è bene che tu ne conosca le caratteristiche (e i limiti).
Gli infoprodotti sono prodotti digitali il cui scopo è trasmettere una conoscenza da una persona (o società) esperta in quel determinato campo a tutte le altre.
Possono essere risorse testuali, come infografiche ed e-book; possono essere audio, come podcast e audiolibri, o possono essere – ed è il caso più frequente – video, nella forma di videolezioni o videocorsi.
La caratteristica fondamentale degli infoprodotti su cui ci si deve concentrare è quella della riproducibilità. Essendo prodotti digitali – concretamente, dei file – gli infoprodotti possono essere prodotti all’infinito, subito e a costo zero.
Basta creare una sola volta un e-book: tutte le sue copie saranno a costo zero. Idem nel caso di un video o di un corso: il costo è quello dello sforzo per produrlo la prima volta (concepirlo, scriverlo, registrarlo ed editarlo). Una volta fatto, però, il costo di produzione di massa sarà zero.
In questo senso i webinar in diretta – che pure sono una forma di prodotto digitale – non condividono questa caratteristica fondamentale. Il webinar deve essere replicato ogni volta da una persona che si carica l’onere di veicolare le informazioni in diretta, un po’ come uno spettacolo teatrale, rispetto ad un film al cinema. Ha quindi un costo di riproducibilità sensibilmente più alto, perché, se vogliamo, è un prodotto digitale artigianale che non può essere facilmente replicato in massa. A meno che, certo, non si decida di salvarlo come video e venderlo come infoprodotto vero e proprio.
Perché è una buona idea vendere infoprodotti come video e corsi
Concentriamoci ora sulla categoria di infoprodotti che sicuramente ha riscontrato il successo maggiore negli ultimi anni: videolezioni e videocorsi.
Non è difficile capire il perché di questo successo: rispetto a infoprodotti come e-book o audiolibri, i video sono in grado di veicolare molte più informazioni con molta meno fatica per chi vuole imparare. Con il video si possono mostrare le cose alle persone mentre si spiega come farle, modo di insegnare che è molto più vicino al modo naturale con cui gli esseri umani apprendono: guardando e copiando.
Possiamo leggere un libro su come si costruisce un muro, possiamo ascoltare un podcast come si costruisce un muro, ma è di gran lunga più formativo vedere un videocorso su come si costruisce. (Ancora più formativo sarebbe farlo dal vivo con il docente in presenza, ma torniamo al discorso di prima: non è qualcosa che è riproducibile su larga scala a basso costo).
Da qui la prima caratteristica fondamentale che rende i corsi ottimi infoprodotti da vendere: se ben fatti, svolgono in maniera molto efficace la loro funzione di veicoli per l’apprendimento. Tradotto sono dei prodotti che soddisfano meglio di altri il bisogno – formativo – del cliente.
Seconda caratteristica che rende vendere video formativi online una buona idea di business è che – banalmente – c’è la domanda. L’emergenza Covid, lo dicevamo all’inizio, ha completamente sdoganato l’idea che fare formazione online sia un modo valido di imparare. Le persone si sono accorte che imparare via internet è economico, comodo (si può fare nei ritagli di tempo) è l’offerta è praticamente infinita con corsi in qualsiasi nicchia del sapere. In qualunque settore tu voglia fare e vendere corsi online, il web ti permette di entrare in contatto con migliaia di persone interessate a ciò che hai da offrire.
Terza caratteristica che rende i videocorsi dei buoni prodotti da vendere online è che esiste l’infrastruttura con cui distribuirli. Ne parliamo più sotto di in che cosa consista questa infrastruttura, ma qui ci interessa sottolineare che se nel 2006 esisteva la tecnologia con cui produrre videocorsi in massa, quella con cui distribuirli e renderli disponibili dietro pagamento era ancora agli albori. Non esistevano cioè vere e proprie piattaforme per vendere corsi online. A distanza di più di un decennio invece gli strumenti per fare tutto questo ci sono e sono sicuri al 100%.
Da queste tre caratteristiche ne consegue una quarta – che poi è il vero motivo che rende l’idea di vendere videocorsi online un’idea particolarmente allettante: c’è il potenziale per un’economia di scala.
C’è il prodotto di qualità, c’è il mercato, ci sono gli strumenti per produrlo e distribuirlo a costo zero (o comunque basso) di tempo e denaro.
Basta creare un corso una volta per venderlo all’infinito.
Le 3 sfide che devi vincere se vuoi vendere corsi online
Fin qui, la teoria. Perché dall’idea di fare un corso alla sua vendita su scala ci sono alcuni problemi da risolvere.
Sfida zero: creare il videocorso
Qui è difficile generalizzare sulle soluzioni. Diciamo che bisogna che il corso sia scritto e prodotto in buona qualità e che soprattutto risponda ad una domanda reale del mercato. Se non risponde ad una necessità formativa delle persone, o è fatto male, non sarà mai vendibile su scala.
Sfida uno: trovare un luogo dove caricare i video e limitare l’accesso ai soli paganti
Mettiamo caso che però il videocorso sia ben fatto e di qualità. Il primo problema da risolvere per la vendita di infoprodotti è trovare un luogo dove caricarli e distribuirli limitando l’accesso e le azioni degli utenti.
Ma non basta metterli come video nascosti su youtube e inoltrare gli accessi o il link a quelli che hanno pagato?
No. Con una soluzione del genere gli utenti possono liberamente condividere il link di accesso e/o scaricare il video e farne ciò che vogliono. Rompono cioè il monopolio che tu hai sull’accessibilità e riproducibilità del video andando ad intaccare la tua fonte di guadagno.
Ti serve una piattaforma ad hoc per vendere corsi online che crei un profilo per ogni cliente, che associ il video in maniera univoca al profilo dell’utente-cliente e che blocchi le funzioni con cui il cliente può duplicare il video (scaricandolo ad esempio).
Sfida due: automatizzare il processo di acquisto e fruizione del corso
Secondo problema. Devi trovare un modo per automatizzare tutto il processo di acquisto e fruizione del corso da parte degli utenti.
Se per ogni utente che acquista il tuo videocorso devi verificare manualmente tu che il pagamento sia arrivato e inviare gli accessi, quando arrivi a 20 vendite in un giorno rischi oltre che di perdere ore e ore – che potresti dedicare a creare un secondo corso – di impazzire dietro a nomi, cognomi e pagamenti.
Se non automatizzi la gestione di pagamenti e accessi ai video, in sostanza non puoi davvero passare ad un’economia di scala, perché il numero degli ordini processabili sarà sempre limitato dalla tua capacità di starci dietro.
Se poi vuoi pure mettere una scadenza alla fruibilità – un anno, sei mesi, etc. – il livello di micromanagement e il tempo perso aumentano esponenzialmente, rendendo insostenibile l’operazione.
O assumi una persona con le capacità di un centralinista degli anni ‘50, o imbracci l’automazione.
Sfida tre: gestire privacy e dati personali
Terzo problema: la gestione dei dati personali dei tuoi clienti. Se vuoi vendere videocorsi online non hai alternativa: ti devi fare carico di alcuni importanti dati personali dei tuoi clienti.
Saprai naturalmente molto bene che con l’entrata in vigore del GDPR la gestione di queste informazioni deve essere conforme a delle linee guida piuttosto severe.
Le informazioni personali devono essere conservate in sicurezza e soprattutto agli utenti deve essere possibile in ogni momento accedere facilmente ad esse, per gestirle e revocare i propri consensi.
Va da sé che nulla di tutto questo può essere improvvisato: serve un software che abbia tutte le funzionalità necessarie già incorporate.
Come iniziare a vendere i tuoi corsi online
Come fare dunque per iniziare a vendere corsi online?
C’è poco da fare, non puoi optare per soluzioni home made: devi dotarti di una piattaforma proprietaria adeguata che ti permetta di gestire tutte queste problematiche.
La buona notizia è che non ti servono 3 piattaforme diverse con 3 fornitori per gestire tutto quanto, perché per risolvere tutti e tre questi problemi in un colpo solo abbiamo creato Nurtigo Video Manager.
Con Nurtigo Video Manager puoi infatti:
- caricare i tuoi video una piattaforma proprietaria che ti permette di associare ad ogni utente in maniera univoca solo ed esclusivamente il video o il corso che ha acquistato (e impostare una scadenza per questa autorizzazione)
- automatizzare il processo di vendita, pagamento e abilitazione degli utenti
- gestire la privacy e i dati personali in maniera sicura e GDPR compliant
Ok, ma concretamente come funziona?
In sostanza con Nurtigo Video Manager si vanno a creare sul tuo sito:
- una pagina prodotti: dove i tuoi corsi sono acquistabili come i prodotti di un e-commerce
- un’area riservata: dove i tuoi utenti possono fare login per vedere i video
L’utente seleziona il tuo corso dalla pagina prodotti, paga online e – verificato il pagamento – riceve in automatico i dati per fare login (se è un nuovo utente) e l’abilitazione a vedere il video o il corso con quello – e solo quello – account.
Dall’area riservata il cliente può vedere i video che ha acquistato in streaming – non può scaricarli o copiarli – e può naturalmente gestire le proprie informazioni personali e i propri consensi alle comunicazioni.
Dietro le quinte invece tu puoi tranquillamente caricare i video, ordinarli in lezioni e corsi e farli comparire come prodotti sul sito, impostando prezzo, descrizione, immagini.
Last but not least, Nurtigo Video Manager ti permette di implementare vere e proprie logiche di marketing automation basate sugli utenti che hai in database.
Puoi ad esempio impostare un flusso di mail automatico per il lancio di un tuo nuovo corso, impostare delle mail automatiche per spingere all’acquisto di un altro corso già disponibile, o ancora invitare gli utenti a lasciare una recensione.
Con Nurtigo Video Manager hai praticamente una suite con tutti gli strumenti che ti servono per vendere i tuoi corsi e video online.
Scopri come Nurtigo Video Manager può aiutarti a trasformare ciò che sai in un business online fiorente: richiedi una demo gratuita!
Sarà nostro piacere mostrarti le funzionalità del software e rispondere a tutte le tue domande!